Il tribunale ha dato il permesso di non somministrare più attraverso un sondino il cibo e l'acqua ad Eluana, la ragazza che da sedici anni vive in stato vegetativo. Se questo venisse attuato, significherebbe entro breve tempo la morte della ragazza. Sedici anni, sedici anni sono tanti. Sedici anni in cui i genitori ed ora solo il padre rimasto in vita, hanno accudito quel corpo silenzioso e assente, sicuramente con amore. E deve essere stato pure per amore che hanno chiesto insistentemente che quella nutrizione forzata venisse interrotta. L'amore di due gentori, e adesso di uno solo, che chiedono alle istituzioni la morte della propria figlia. E le istituzioni giudicano, discutono, esprimono opinioni. Ma opinioni su di che opinioni su di chi? Questa ragazza non l'hanno mai conosciuta, nè quando era in salute, nè quando era in stato vegetativo, non le hanno mai tenuto la mano, non hanno mai sentito il suo respiro, in fondo non sanno nemmeno chi è. Il padre lo sa e non fa nè una scelta politica, nè una scelta giuridica.
Il padre sa perchè ama.
Il padre fa una scelta d'amore.
L'unico strumento che può indicare la via, sia quella di staccare l'alimentazione, sia quella di lasciarla.
Davanti a queste scelte non c'è qualcosa di precostituito, davanti a queste scelte siamo soli e responsabili, per quello che possiamo.
E quando è la propria coscienza a guidare le azioni può succedere anche di cadere nel penale, ma allora ci vuole ancora più coraggio.
Le motivazioni che hanno gli altri, coloro che giudicano e che legiferano non le so e non le voglio neanche sapere.
1 commento:
Enrica, con tanto rispetto per il papà di Eluana, non so se questa sia una scelta d'amore o solo una scelta di stanchezza, di sfinimento, di solitudine. Forse questo papà non è stato aiutato abbastanza è stato lasciato solo con il suo dolore, forse lui non sa che magari la sua figliola è serena e gli vuole anche bene anche se non può dimostrarglielo. Eluana respira da sola... come si fa a togliergli il cibo. Questo papà non ha coraggio è solo tanto tanto stanco.
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