venerdì 1 febbraio 2008

La mia spazzatura

Tutti i mezzi di informazione ci hanno messo al corrente della situazione rifiuti in Campania. Nessuno ci ha chiaramente spiegato di chi siano le responsabilità, anzi probabilmente lo hanno tenuto ben nascosto. Dietro la spazzatura c'è una marea di soldi e coloro che sono predisposti a risolvere i problemi hanno a cuore soltanto la parte economica del problema. Purtroppo dietro la spazzatura c'è un problema di salute pubblica rispetto al quale la sars, l'aviaria, la mucca pazza e altre emeregenze sono una stupidaggine. La gente per i rifiuti muore, si ammala, vive male.
Sentiamo dire che i rifiuti (lasciamo perdere per ora i rifiuti industriali) li produce il cittadino.
Primo: il cittadino non produce proprio niente, il cittadino compra rifiuti tutte le volte che fa un'acquisto, principalmente in forma di imballaggio e li paga una prima volta. Vi invito a guardare il vostro carrello del supermercato mentre siete in fila alla cassa e a soffermarvi sugli imballaggi che dovrete buttare nell'immondizia. Sappiate che tutta quella roba andrà a produrre cancro malattie degenerative e malformazioni e riempirà le tasche di politici corrotti, camorristi e industrie senza scrupoli. Non esistono in Italia sistemi di smaltimento rifiuti che tutelino la salute pubblica. Le discariche modello producono solo soldi per i comuni che le gestiscono e per i loro azionisti, gutta cavat lapidem dicevano i latini - la goccia scava la pietra - figuriamoci la monnezza! Cosa ne sarà di queste discariche fra venti trenta quaranta anni?
Gli inceneritori sono invece dei "killer" legali non considerati responsabili per le persone che uccide e macchine per far soldi. Queste sono solo false soluzioni che deresponsabilizzano le industrie facendo credere che fare prodotti che creano molta spazzatura possa essere accettato.

Io sono solo una donna semplice che non può fare molto contro queste lobbies prepotenti, però quello che posso fare lo faccio. Ho cambiato totalmente modo di fare la mia spesa e i miei acquisti. Vi spiego come.
Non compro più cose molto impacchettate, specialmente nella plastica. Niente più prosciutto, formaggio del supermercato, ma in negozi di alimentari a cui chiedo gentilmente di usare un foglio solo e non tutti quei veletti di plastica. Porto le borse da casa, niente buste di plastica che rifiuto gentilmente e sempre. Niente acqua minerale, bevo acqua del rubinetto che è buonissima. Il latte lo compro al supermercato Naturasì dove posso riportare il vetro il cui costo mi viene scalato.
Tutti gli avanzi di cibo gli uso per nutrire gli animali che ho. Fortunatamente ho anche un maiale (vivo in campagna) e quello si mangia anche i gusci delle uova e i fondi del caffè. Riciclo tutti i vasi di vetro per l'uso comune di cucina, non uso carta usa e getta, ma uso i sacchetti del pane per ulteriori usi, come faceva mia mammma quando ero piccola.Non compro giocattoli di plastica (ormai tutti cinesi, anche Chicco) ai miei nipoti, ma preferisco giocare con loro inventando tanti giochi. Mi sono accorta che butto via pochissima spazzatura, praticamente un sacco piccolo ogni settimana e un sacco grosso per vetro e plastica (l'indispensabile) ogni due mesi. Oltretutto mi sono accorta che spendo meno!
Penso che al giorno d'oggi sia una scelta morale, non possiamo avvelenare la terra ai nostri figli ai nostri nipoti e alle generazioni che verranno.
Penso sempre agli antichi romani che come grande conquista avevano l'acqua corrente in casa, ma non sapevano che si avvelenavano con le tubature in piombo! Noi che l'acqua potabile in casa ce l'abbiamo e non ci avvelena ci avveleniamo con l'acqua nella plastica, che oltretutto pesa per portarla a casa. I romani poi non lo sapevano che si avvelenavano noi invece lo sappiamo!
Siamo proprio dei gran co....ni!!!

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