Perché e in nome di chi e che cosa devo accettare la cattiveria degli altri senza replicare e come se non succedesse niente? Le parole esistono e certe volte sono pesanti come macigni, si depositano nell’animo di ognuno al posto giusto e vi stagnano inesorabilmente. Fare finta che non esistano è un errore grosso. Ciò impedisce di guardare la realtà, di prendere atto di quello che per noi è brutto o buono o bello. Ognuno si definisce col proprio comportamento e non c’è niente da fare, noi non possiamo cambiare le persone, ma possiamo conoscerle e agire di conseguenza. Non possiamo mentirci, anche se ciò ci può far male e farci dispiacere, ma conoscere e riconoscere è il modo giusto per prendere la direzione giusta. Per avvicinarci a quello che più ci piace e che ci fa star bene e per allontanarci da quello che ci fa stare male. Serenamente.
I rapporti di parentela in se stessi non contano niente, ma in questo ambito noi creiamo dei rapporti e in questo ambito possono crescere rapporti belli e meravigliosi o rapporti brutti e dolorosi. Quello che noi non dobbiamo dimenticare mai è la nostra umanità, il nostro profondo essere, il nostro profondo sentire, e là noi troveremo immense distese di prati, montagne incantate, laghi e mari sereni, e là sceglieremo per noi il luogo nel quale è piacevole vivere, ci conosceremo meglio e ci allontaneremo da coloro che non fanno parte dei nostri paesaggi. Via, via! Apriamo le finestre, fuori il cattivo odore, che entri aria pulita e fresca!
Nessun commento:
Posta un commento